Salve, amici e pazienti, eccomi qui di nuovo al vostro cospetto.
Ormai non posso più assentarmi, neanche di domenica. Questo perché ieri ben QUATTRO persone, tra colleghi, pazienti, follower, conoscenze, mi hanno segnalato l’articolo di cui parlerò oggi. Ovviamente ringrazio tutti.
L’argomento è sempre lo stesso, Vitamina C e Coronavirus, cambia la provenienza, ovvero l’università di Palermo, Sicilia. Anche lì è iniziata la sperimentazione, studio ufficialmente aperto e pubblicato, ovviamente in fase preliminare.
Viene tutto scritto in maniera abbastanza schematica, si parte dai meccanismi per cui questa cura è stata scelta, ovvero proprietà anti-infiammatorie e immunomodulanti. Riduzione dei radicali liberi dell’ossigeno, blocco della cosiddetta cascata infiammatoria che porta allo stato di sepsi che caratterizza la polmonite, ciò che ho detto per le ultime 3 settimane.
Poi si passa a spiegare le modalità dello studio, saranno messi in lista 500 pazienti, tutti con COVID-19, e tutti con polmonite interstiziale. Viene chiesto il consenso e a quel punto oltre alla terapia farmacologica vengono somministrati 10g di vitamina C endovena. Anche in questo caso, quindi, abbiamo una terapia congiunta.
Insomma, se mi seguite dal primo video, a quest’ora vi sarete già annoiati, come me, del resto.
Cosa posso dire? Ci sarà sempre il solito genio che dirà “sei fuorviante, è tutto in stato preliminare, devi parlare solo dopo il termine dello studio”. Si parla di COVID-19, gli studi di solito durano anche 1 anno prima di concludersi, io non ho la macchina del tempo, e noi siamo in emergenza, una parola che secondo il vocabolario Treccani “richiede un intervento immediato”, ho controllato.
In questi casi esiste la teoria, e poi da lì sta al dottore accendere il cervello, pensare alle possibili applicazioni, per un paziente singolo o per un gruppo, come in questo caso, sia che si parli di prevenzione in soggetti sani, sia a persone lievemente affette, per finire conla terapia intensiva.
Quello che sta cambiando è il consenso generale, qui abbiamo persone che lavorano in ospedale per salvare vite, e non per fare propaganda, abbiamo persone che sono pronte ad esplorare nuovi approcci per il bene di tutti, che poi è il principio che sta alla base della ricerca medica.
L’altro giorno vi ho parlato di Torino (nord) e Vitamina D, oggi vi parlo di Palermo (sud) e Vitamina C, cosa rimane? Roma al centro dove ovviamente tutto tace e gli esperti continuano ad urlare alla bufala, e a non aggiungere nulla per migliorare lo stato attuale delle cose, che è abbastanza deprimente. Ecco, a Roma ci sono io, se a qualcuno interessa.
Per oggi è tutto, per favore non commentate con il vostro caso clinico sotto i commenti, non si può fare, capitemi, vi lascio il link per la consulenza privata e gruppo di discussione pubblico, oltre all’articolo con la fonte.
Riguardatevi e a presto.