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Buonasera, amici e pazienti. Da oggi ritorno a farvi compagnia con i miei video.
Chi mi segue sa che, durante la prima ondata, ho aperto questo canale e ho fatto divulgazione scientifica sul COVID-19, e, in particolare, riguardo ciò che poteva aiutarci a fronteggiarlo meglio, attraverso il nostro sistema immunitario.
Sono uno studioso di questo argomento, da molto prima che arrivasse il COVID, e il mio interesse è stato catturato da questo articolo del 13 novembre del Corriere della Sera. È intitolato “Coronavirus, le cure a casa”.
Si parla di eparina, cortisone, le solite cose, ma nello specifico, alla fine dell’articolo, proprio all’ultimo punto, c’è un piccolo accenno alle vitamine C e D e si dice che “la loro assunzione può essere ragionevole. Questo tipo di integrazione può aiutare ad aumentare le difese all’aggressione del virus e non ha controindicazioni”
Ci può aiutare e non ha controindicazioni.
C’è qualcosa che non va.
Questo è un articolo di Marzo, in cui veniva definita come “una bufala pericolosa”
Cari giornalisti del Corriere, come spiegate questa contraddizione?
Siamo alla seconda ondata, e abbiamo dati sufficienti per distinguere tra chi ha voluto fare notizia tanto per scrivere il titolone “bufala pericolosa”, come questo, ma come anche molti altri, e chi, come me, ha detto le cose giuste da subito.
E non l’ho fatto per magia, o per fortuna, ma perché avevo un’idea dietro ciò che dicevo, e sono andato avanti nonostante questi articoli mi screditassero.
Nei video precedenti ho detto cosa poteva aiutare, ho dato soluzioni concrete, ho detto che tutta questa gente qui avrebbe ritrattato, e ho detto anche che sarebbe stato troppo tardi, visto che nel frattempo abbiamo perso vite ma anche demolito l’economia di un paese.
I miei consigli sono ancora disponibili e si possono ancora ottenere, in descrizione lascio il link al mio gruppo di Facebook. Da lì si trovano le istruzioni per scaricare il file.
Su questo ambito tornerò a parlare ancora molto, perché tante altre fonti hanno parlato e continuano a parlare in maniera approssimativa, e con la loro superficialità procurano danni alla salute e all’economia.
La nuova parola d’ordine è: guerra ai superficiali. Rimanete sintonizzati, perché ce ne sono ancora molti da esporre.
Per stasera è tutto, a presto!